UN ROMANZO SULL'AMORE CHE NON PASSA

TITOLO: L’amante giapponese
AUTORE: Isabel Allende
GENERE: Romanzo
CASA EDITRICE: Feltrinelli


Cari lettori, oggi voglio parlavi di un libro che si trova nella mia libreria da almeno un anno e mezzo, ma che sono riuscita a leggere solamente di recente. Anzi sinceramente l’avevo già iniziato, ma non sono riuscita assolutamente a completarlo. Stavolta la mia missione è stata compiuta!

Anna Belasco decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in una residenza per anziani, dove conosce Irina, una giovane infermiera. Presto, l’amato nipote della protagonista si innamora della nuova amica della nonna. Ai due giovani l’anziana signora racconta i suoi trascorsi, soffermandosi sulla sua storia d’amore con il figlio del giardiniere di casa Belasco.


"Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l'ossigeno."

Ho voluto riportavi ciò che è scritto sul retro del libro perché mi ha spinto ad acquistarlo. Una citazione pazzesca, che allude ad un amore sfrenato, passionale. Pensavo che sarei stata catapultata in una di quelle passioni che si leggono o si vedono solo nei film, che mi avrebbero permesso di sognare un amore incredibile, e inveceeeeeee..... INVECE NO!

Come vi ho detto poco prima, “L’amante giapponese” è stato uno di quei pochi libri che non sono riuscita a terminare la prima volta che l’ho preso fra le mani. Perché? Perché già dalle prime pagine il romanzo si presenta in maniera totalmente statica. Dopo aver superato i primi capitoli pensavo che la storia prendesse una svolta, magari realmente l'autrice avrebbe iniziato a parlare di quel famoso amore, ma niente! La tanto attesa svolta non è mai arrivata!

La scrittrice racconta la vicenda con continui spostamenti di scena; infatti non tutto succede nella casa di cura dove la Belasco aveva deciso di passare gli ultimi anni di vita, ma molte volte si torna indietro nel tempo in modo da avere un quadro completo della storia. Poche o addirittura quasi inesistenti sono le parti che richiamano l'attenzione del lettore. È tutto molto scontato! Si riesce ad intuire già prima cosa accade e come andrà a finire la vicenda, cosa che a mio avviso è molto fastidiosa. Leggere un libro significa pure immaginare cosa può succedere e poi scoprire che non è come avevi pensato, ma tutto questo nel libro dell’Allende non esiste.

Avete avuto la mia stessa impressione?
aspetto i vostri commenti.

la vostra FedericaChinnici

Commenti

  1. Non ho letto questo libro. La Allende ha sempre occupato i primi posti del mio gradimento fin da Eva Luna, che lessi in una notte rimanendo letteralmente travolta dall' ambientazione e dalle anime dei protagonisti così 'pure' ... per fascino, sensualità, povertà, e ideali , e non mi sono più fermata, fino a Ines dell' anima mia ... che non mi soggiogò, e poi ... poi non sono più riuscita a terminare un suo libro. Portai la figura della scrittrice all' esame per l' attestato di interprete europeo di Lingua Italiana dei Segni qualche anno fa, raccontandone lo spessore con molta forza interiore da comunicare con i segni. Una bella esperienza, colta da sordi e udenti per l' entusiasmo! Grazie, però. Ora sono su Murakami, Norwegian Wood, dopo Dance Dance Dance e Kafka sulla spiaggia... Altro genere, ma chissà che poi non riprenda anche la mia amata Isabel!
    Buona giornata!

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  2. ciao Loredana, anche io ho letto molti libri dell'Allende anche in lingua originale, "la suma del Los Dias" letteralmente il riassunto dei giorni, è stato bellissimo. Così come altri suoi libri, per questo appena ho visto in libreria "l'amante giapponese" l'ho subito acquistato. Ma poi è stata una delusione assoluta! Penso che manchi qualcosa, una spinta, un qualcosa che permetta al lettore di restare esterefatto. grazie mille per la tua opinione un bacio!

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