IL PRIMO CAFFÈ DEL MATTINO



Buonasera a tutti lettori!
Come mia prima recensione vi porto nel mondo di un autore tanto coraggioso quanto romantico e del suo primo libro d’esordio “Il primo caffè del mattino”.

AUTORE: Diego Galdino
TITOLO: Il primo caffè del mattino
GENERE: romanzo 
CASA EDITRICE: Pickwick

Un libro trovato in libreria un po’ per caso, messo lì negli scaffali delle “nuove uscite”; da appassionato lettore, l’intento era di regalare un libro a mia madre in occasione del suo compleanno, la scelta era abbastanza ardua ma questo libro, dalle piccole dimensioni, anche se veniva sovrastato da tanti altri libri enormi, ha colpito la mia attenzione.

Non conoscevo l’autore e mi sono chiesto chi mai fosse, così tra la trama e qualche pagina letta, mi sono convinto fosse quello giusto da prendere, non costava neppure tanto.

Il protagonista del romanzo (alter ego dell’autore Diego), Massimo è un uomo sui trent’anni di bello aspetto, gestisce un bar a Roma (città di cui è orgoglioso di farne parte), ereditato alla morte del padre quando era appena diciottenne. E’ un abitudinario: si sveglia alle 4 del mattino quando la bellezza di Roma è ancora per pochi eletti, lavora tutto il giorno e tutti i giorni al bar, passeggia di tanto in tanto nel tempo libero.
Ha pochi amici: una sorella che vive in America, il suo amico nonché dipendente Dario e la cara e dolce signora Maria.

Tuttavia la sua vita, metodica e priva di adrenalina, gli piace, ma il destino, si sa, è beffardo e così, quando Massimo, single da anni, crede di poter tenere sotto controllo tutto e tutti (persino i sentimenti), incontra nel proprio bar una meravigliosa ragazza francese dagli splendidi occhi verdi, di nome Géneviève che, è arrivata la stessa mattina a Roma.
Géneviève, timida e diffidente,oltre a parlare poco l’italiano, sembra provare un’apparente antipatia per Massimo, che invece è totalmente estasiato da lei, la quale non ha mai bevuto caffè, anzi preferisce il tè nero alle rose, bevanda di cui Massimo ne ignorava persino l’esistenza.



Il proseguo della storia mette a confronto, e talvolta contrasto, le due personalità completamente diverse di Massimo e Géneviève, ma è soltanto la tempesta prima della quiete poiché entrambi, non sapendolo, sono a conoscenza di eventi che possono fare chiarezza nella vita di entrambi. Eventi che porteranno i due ragazzi a percorrere gli stessi passi sulle vie dell’eterna Roma.
Vi riporto una bellissima frase, una delle tante che questo romanzo ci riserva per donarci speranza e passione nell’amore ed un lieto fine.
“Perché cos’è l’amore se non vedere una persona anche dove non c’è?”
Questo autore ho iniziato ad amarlo e seguirlo nei successivi romanzi che ha scritto, anch’essi fantastici e scorrevoli nella scrittura e avvincenti e pieni di colpi di scena; inconsapevolmente mi ero fatto un “auto-regalo” quel giorno, scoprendo così colui che io reputo, adesso, uno dei miei scrittori preferiti.

Federico Venia

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